Parliamo della neuropsicobiologia
della distrazione da stanchezza e come la psicoanalisi può aiutare a stare meglio.
Cosa dice la scienza sugli errori da distrazione
Un
gruppo di ricercatori coordinati dal prof. Vladislav Vyazovskiy che insegna
Psichiatria all’Università del Wisconsin, con sede nella città di Madison
(USA), ha scoperto la causa degli errori
di distrazione, che finora non avevano una spiegazione scientifica, ma erano attribuiti solo alla incapacità
di concentrarsi.
Essi sono causati da un momentaneo addormentamento di pochi gruppi di cellule cerebrali,
che influenza pesantemente il nostro modo di agire anche se sembriamo svegli e
vigili. Questa scoperta consente per la prima volta di comprendere che la
distrazione è frutto dell’eccessiva stanchezza.
E
così piccolissime porzioni di cervello, a volte, si spengono, come accade ai
computer o ai telefonini che, quando non sono utilizzati per un po’ di tempo, sospendono
le loro funzioni e il loro schermo diventa nero.
Senza riposo i neuroni si spengono
Su
“Nature”, il prof. Vyazovskiy spiega
appunto la ricerca effettuata: “Tutti sappiamo che la mancanza di sonno provoca
una mancanza di lucidità fisica e mentale e porta a compiere errori, anche
grossolani. Ci siamo allora chiesti se lo stesso meccanismo fosse alla base
degli errori di distrazione anche quando non percepiamo una stanchezza
particolarmente intensa. Abbiamo scoperto che anche una lieve mancanza di sonno
esercita un’azione diretta sulle cellule del cervello.
In pratica se non si fa
il pieno di riposo, alcune cellule cerebrali si spengono, ma non ci
addormentiamo perché questo spegnimento non è generalizzato come durante il
sonno vero e proprio.
È
un’interruzione di attività frammentaria e disorganizzata. Inoltre, riguarda
piccoli gruppi di cellule, quindi insiemi troppo limitati per essere
individuati mediante gli esami medici che servono a verificare l’efficienza
dell’attività cerebrale, come l’Elettro Encefalo Gramma.
La distrazione è
invisibile alla TAC!
Se
questo spegnimento delle cellule cerebrali è
invisibile alle apparecchiature mediche, come influenza il comportamento
delle persone fino a indurle a commettere errori di distrazione?
Questo
accade perché le cellule del cervello non funzionano in maniera ordinata; il
messaggio del cervello parte verso i muscoli per fare seguire le azioni può
essere confuso o incompleto.
È come se in
un’orchestra sinfonica, a un certo punto, alcuni musicisti iniziassero a
scioperare,
anziché eseguire la partitura assegnata. L’esecuzione non è completa e la
melodia finale risulta sbagliata, alterata. Allo stesso modo, con le cellule
cerebrali spente, il messaggio che parte dal cervello non è ben strutturato e
si ha un corto circuito del comportamento”.
Le conseguenze della stanchezza
Dal
momento che non è possibile rilevare questo fenomeno con esami medici, l’equipe
del prof. Vladislav Vyazovskiy ha potuto accertare questo fenomeno attraverso
esperimenti sui murini. In particolare, il prof. Vyazovskiy spiega “Dopo aver
impiantato nel loro cervello degli elettrodi, cioè dei sensori molto
sofisticati in grado di verificare con precisione la quantità e la qualità
dell’attività cerebrale, li abbiamo sottoposti ad una privazione di sonno.
Abbiamo così dimostrato che i loro errori erano dovuti alle “interruzioni” del
funzionamento delle cellule cerebrali e che essi avvenivano mentre erano svegli".
Quello
che vale per i murini vale anche per noi esseri umani; secondo Vyazovskiy non
ci sono differenze sostanziali: “Uomini e animali per quanto riguarda i
cosiddetti bisogni primari come mangiare, bere, dormire sono molto simili, al
punto che la dimostrazione sui murini può essere considerata sufficiente anche
per spiegare i meccanismi della mente umana. Poiché essa è ancora più
complessa, ha maggiori probabilità di incorrere in errori”.
Gli errori di
distrazione non c’entrano con la “pigrizia”
Gli
errori di distrazione debbono dunque essere interpretati in maniera molto
differente rispetto a quanto si è fatto finora: le persone distratte sono
spesso accusate di avere la testa tra le nuvole, di pensare ad altro, di non
essere in grado di impegnarsi a causa di superficialità o addirittura pigrizia.
Quando
le persone sono stanche e quindi distratte, dovrebbero imparare a considerare
gli errori come una prima richiesta da
parte della mente di maggiore attenzione e di riposo notturno,
indispensabile per la salute fisica e psichica.
Parlare con uno psicoanalista
aiuta a capire e cambiare abitudini
Quando
si avvertono questi primi sintomi da distrazione è importante rivolgersi ad uno
ad uno psicoanalista. Per chi si chiedesse come funziona la psicoanalisi possiamo dire che aiuta a chiarire, spiegare, far sentire capiti
nel profondo anche nelle cose che apparentemente "non hanno spiegazione", trovare
quella spiegazione insieme all'analista, quindi dare un nome, un significato e un senso.
Quando
le cose hanno un senso vero, allora sono sopportabili, accettabili e si possono
affrontare. L'analisi aiuta ad avere
maggior fiducia in sé stessi, a prendersi cura di sé, a conoscere i propri
limiti, a fermarsi in tempo, a raccogliere le energie e ad usarle con
equilibri, a diventare più forti conoscendo la propria mente e se stessi,
affrontare la vita con maggior coraggio.
Adelia Lucattini
Articolo di Adelia Lucattini
"Sei distratto? La tua mente è stanca. Lo dice la scienza"
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