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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

PICCOLI DISPIACERI E GRANDI TRAUMI. COME AFFRONTARLI E RISOLVERLI NELLA VITA QUOTIDIANA

COSA S'INTENDE PER "TRAUMA PSICOLOGICO"? Il termine “trauma” deriva dal greco “τραῦμα” (trauma) che significa “perforare”, “danneggiare”, “ledere”, “rovinare” e ha il significato di “ferita con lacerazione” ma anche di “urto violento” sull’ insieme dell’organismo. Usato ampiamente in medicina, è stato adottato dalla psicoanalisi e dalla psichiatria, riferito alla psiche, per indicare un danno psicologico, anche transitorio, nella mente e nelle emozioni di un individuo quando esposto ad uno stimolo ambientale negativo, inaspettato, impensabile, imprevisto e non pensato, eccessivo per la sua capacità di sopportarlo. QUALI SONO LE SITUAZIONI COSIDDETTE "TRAUMATICHE"? I traumi più comunemente noti e considerati “grandi traumi” associati a grande dolore e dispiacere, sono: -Il lutto , la malattia propria o di una persona cara, gli incidenti stradali, le catastrofi naturali, la guerra (vissuta sia da militare che da civil

BAMBINI E COGNOME DELLA MADRE. IL CAMBIAMENTO POSITIVO CHE NON TI ASPETTI.

COM'È CAMBIATA LA LEGGE SUL COGNOME DEI FIGLI Dopo che la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo ha chiesto l'infrazione per l'Italia poiché non permetteva ai genitori di registrare all'anagrafe i propri figli anche con il cognome della madre o solo con il cognome della madre se la coppia non è sposata. I Giudici nella loro sentenza avevano affermato che l'Italia "dovesse" adottare delle riforme legislative o prendessero comunque dei provvedimenti per rimediare alla loro violazione. Il 24 settembre 2014 la Camera dei Deputati ha approvato la legge, ratificata dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 286 dell’8 novembre 2016 e pubblicata il 21 dicembre 2016 , che abolisce l'obbligo che i figli abbiano solo il cognome paterno, introducendo la libertà di scelta per entrambi genitori di attribuire ai propri figli il proprio cognome. Il/la bambino/a avrà solo quello paterno in assenza dell'accordo de

GENITORI E SCUOLA. COME SI ATTIVANO B.E.S. QUANDO I FIGLI HANNO MALATTIE FISICHE?

CHE COSA SONO I B.E.S. SECONDO LA LEGGE 170 DEL 2010? Per Bisogni Educativi Speciali non s'intendono le caratteristiche individuali di tutti i bambini e ragazzi per cui ognuno ha le sue peculiarità, specificità, carattere, etc., bensì Bisogni Educativi particolari legati a patologie o disturbi specifici transitori o cronici: psicologici (disturbo post-traumatico da stress, depressione, ansia, etc.), neuromotorie, respiratori (asma), gastrointestinali (celiachia), ecc. I B.E.S. PER I D.S.A. ORMAI SONO A REGIME MA PER LE MALATTIE FISICHE? La Legge 170/2010 per i Bisogni Educativi Speciali è ormai andata a regime in tutte le scuole, soprattutto per i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, etc.). La legge in realtà è più ampia e comprende anche patologie fisiche e psicologiche (ansia, depressione, attacchi di panico) Bambini ma anche adolescenti che siano affetti da malattie sistemiche, soprattutto cronic

CRESCERE:ARDUA IMPRESA! I PRIMI PASSI NEL CAMMINARE E NEL PARLARE

Nel lavoro quotidiano del neuropsichiatra infantile, le domande dei genitori, relative allo sviluppo neuropsicologico di un bambino, sono tra le più frequenti: ‘ Dott.ssa …. il mio bimbo ha diciotto mesi… non cammina ancora…è normale? Certo però pure il padre, dice mia suocera, ha camminato tardi, forse è familiare…. ’, ‘Dott.ssa….ha due anni  e dice solo qualche parola….devo preoccuparmi?… A che età i bambini dovrebbero parlare?’ . Sono solo alcuni esempi di quesiti, rivolti allo specialista dell’età evolutiva (neuropsichiatra infantile, psicanalista infantile) che tradiscono, da un lato, la preoccupazione circa il regolare andamento della sviluppo; dall’altro, il tentativo di spiegarsi eventuali differenze o discrepanze osservate, rispetto ad un modello di crescita. In questo contesto è facile comprendere come sia fondamentale restituire ai genitori una spiegazione corretta e condivisa: perché le parole dello specialista dell’età evolutiva devono fornire le corrette i