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Visualizzazione dei post da maggio, 2022

GIOVANI E FAMIGLIA. CHE COSA È LA "DROGA DELL STUPRO" E PERCHÈ RAPPRESENTA UNA PATOLOGIA SOCIALE

Incolore e insapore, non lascia tracce nell'organismo e quindi è molto difficile da scoprire. Ma i suoi effetti possono essere devastanti. Cos’è la “droga dello stupro”? Sempre più frequenti episodi di cronaca sollecitano un approfondimento su quello che Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (SPI) definisce “Una patologia sociale”.   “L’utilizzo diffuso della droga dello stupro, detta anche GHB , è una patologia sociale perché risponde alle nuove esigenze di oggi: avere prestazioni più elevate, gestire alti livelli di competizione e poter compiere le azioni a comando: ‘ora lavoro, ora faccio sport, alle 16 faccio sesso, alle 19 ceno, alle 21 devo dormire’. È il male di una società che impone dei ritmi”, spiega Lucattini. Di “droga dello stupro” non ne esiste soltanto una. Oltre al GHB (acido gamma-idrossibutirrico) , noto anche come “ecstasy liquida” c’è il GBL (gamma-butirrolattone ), che viene utilizzato ancora più spesso sia nell

SORELLE. GELOSIA E COMPETIZIONE: SENTIMENTI NORMALI E DISTURBI A CONFRONTO

Gelosie, confronto, solidarietà: tra sorelle può innescarsi un mondo variegato di sentimenti.  Li abbiamo approfonditi con la psicoanalista Adelia Lucattini. "Il valore dell’affetto di una sorella: non c’è nulla di simile in questo mondo". Ne era convinta la scrittrice inglese di età vittoriana Charlotte Brontë e forse nessuno può essere in disaccordo. Crescere con un'amica e confidente in famiglia, prima di crearsene delle proprie nel mondo esterno, è una fortuna senza pari, laddove ciò possa accadere. Allo stesso tempo, soprattutto quando si tratta di relazioni al femminile, quindi tra due o più sorelle, con dinamiche differenti in base alla differenza di età, possono innescarsi dei meccanismi delicati di paragone, a volte di competizione. Il pretesto per affrontare la sfera delle relazioni tra sorelle la offrono due top model di punta del fashion system dei nostri giorni, Bella e Gigi Hadid, 25 e quasi 27 anni. In particolare, la più piccola delle bellissime indossat

GENITORI. COME RICONOSCERE E GUARIRE DALLA "SINDROME DEL NIDO VUOTO"

                                                      In genere le mamme soffrono più dei papà per i figli che decidono di andare a vivere da soli. Il dolore che si prova può essere più o meno grande. Molto dipende dalla solidità della coppia e perfino da come è stato elaborato il lutto di figure famigliari importanti, spiega dottoressa Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista, che offre anche suggerimenti per affrontare il distacco   l figlio va a vivere da solo perché lo ha deciso lui, e per sempre. Si vive un dramma, un tradimento, una sconfitta. O magari, solo un grande senso di tristezza. Non accade sempre, né a tutti, ma prima o poi il distacco avviene e ogni genitore reagisce a modo suo. "Quella del nido vuoto è una vera e propria sindrome, riconosciuta come forma di disagio psicologico", dice Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista a Roma. "La si prova quando l'allontanamento è volontario e definitivo; non quando il figlio se ne va per una necess

BAMBINI E ADOLESCENTI: ANSIA DA GUERRA E PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO. COME AIUTARLI AD AFFRONTARLE

Adelia Lucattini, psichiatra psicoterapeuta, psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’International Psychoanalytical Association, esperta in Omeopatia, ci aiuta a capire come affrontare il periodo che stiamo vivendo e come possiamo diminuire o alleviare la sensazione d’ansia e di preoccupazione che ci assale . La dottoressa Adelia Lucattini, grazie alla sua esperienza “sul campo” e alla competenza che ha accumulato negli anni, utilizzando lenti diverse come la psicoterapia, la psicoanalisi, la psichiatria e le medicine complementari, può aiutarci a capire come domare l’ansia che in tempi così difficili colpisce inevitabilmente molte persone. Dottoressa Lucattini prima i due anni di pandemia, adesso la guerra: crede che la nostra sensazione di ansia per il futuro si placherà? Quello che possiamo dire è che purtroppo c’è stata un’intersezione e una sovrapposizione di ansia e preoccupazione tra la pandemia, che piano piano andava scemando senza scomparire del t