Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da 2022

MAMMA E BAMBINO. I BENEFICI DELLA MUSICOTERAPIA IN GRAVIDANZA

Sappiamo che la musicoterapia presenta svariati ambiti e che può essere applicata anche in gravidanza, dove si ha la possibilità di “creare una relazione mamma – feto” che va a lavorare molto sulla memoria sonora- musicale e dunque “affettiva” anche subito dopo la nascita. come si sviluppa in particolare questo momento? La musica svolge un ruolo molto importante nello sviluppo del bambino, influenzando una buona crescita sia da un punto di vista psicologico, che fisico, poiché nei primi anni di vita, corpo e mente sono strettamente uniti. È noto che la musica favorisce la maturazione della capacità di pensare e la soggettivazione: cioè il diventare persone con una propria identità. Lo psicoanalista Didier Anzieu ha evidenziato il ruolo fondante della musica, delle canzoni e delle parole, che costituiscono un “involucro sonoro” che avvolge la madre e il bambino, creando un primo confine fra sé e non-sé. Anzieu ha definito questa dimensione intima, “la prima forma di struttura ps

FAMIGLIA. CELIACHIA: DISTURBI NEUROLOGICI E ASPETTI PSICOLOGICI

Celiachia e disturbi psicologici: quale correlazione c’è tra malattia celiaca, le più comuni manifestazioni psicologiche e possibili patologie neurologiche? Le maggiori correlazioni sono con i disturbi di natura psicologica. Esistono però numerosi studi sulla correlazione anche con alcuni disturbi neurologici in persone allergiche al glutine che non sanno di essere celiaci o intolleranti oppure che non rispettano la dieta senza glutine Sappiamo che il disturbo neurologico più severo causato dal Glutine, è l’Atassia Cerebellare: cosa può dirci a riguardo?   L’atassia cerebellare da glutine è stata ipotizzata e studiata a partire da un’analisi delle “atassie di origine sconosciuta o idiopatiche”. Attualmente è considerata una malattia autoimmune, in cui gli anticorpi prodotti da individui sensibili al glutine, anticorpi specifici contro il glutine, possano attaccare il cervelletto e nel tempo provocare una distruzione dei neuroni su base infiammatoria e provocare l’atassia. Il termin

GIOVANI E FAMIGLIA. CHE COSA È LA "DROGA DELL STUPRO" E PERCHÈ RAPPRESENTA UNA PATOLOGIA SOCIALE

Incolore e insapore, non lascia tracce nell'organismo e quindi è molto difficile da scoprire. Ma i suoi effetti possono essere devastanti. Cos’è la “droga dello stupro”? Sempre più frequenti episodi di cronaca sollecitano un approfondimento su quello che Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista della Società psicoanalitica italiana (SPI) definisce “Una patologia sociale”.   “L’utilizzo diffuso della droga dello stupro, detta anche GHB , è una patologia sociale perché risponde alle nuove esigenze di oggi: avere prestazioni più elevate, gestire alti livelli di competizione e poter compiere le azioni a comando: ‘ora lavoro, ora faccio sport, alle 16 faccio sesso, alle 19 ceno, alle 21 devo dormire’. È il male di una società che impone dei ritmi”, spiega Lucattini. Di “droga dello stupro” non ne esiste soltanto una. Oltre al GHB (acido gamma-idrossibutirrico) , noto anche come “ecstasy liquida” c’è il GBL (gamma-butirrolattone ), che viene utilizzato ancora più spesso sia nell

SORELLE. GELOSIA E COMPETIZIONE: SENTIMENTI NORMALI E DISTURBI A CONFRONTO

Gelosie, confronto, solidarietà: tra sorelle può innescarsi un mondo variegato di sentimenti.  Li abbiamo approfonditi con la psicoanalista Adelia Lucattini. "Il valore dell’affetto di una sorella: non c’è nulla di simile in questo mondo". Ne era convinta la scrittrice inglese di età vittoriana Charlotte Brontë e forse nessuno può essere in disaccordo. Crescere con un'amica e confidente in famiglia, prima di crearsene delle proprie nel mondo esterno, è una fortuna senza pari, laddove ciò possa accadere. Allo stesso tempo, soprattutto quando si tratta di relazioni al femminile, quindi tra due o più sorelle, con dinamiche differenti in base alla differenza di età, possono innescarsi dei meccanismi delicati di paragone, a volte di competizione. Il pretesto per affrontare la sfera delle relazioni tra sorelle la offrono due top model di punta del fashion system dei nostri giorni, Bella e Gigi Hadid, 25 e quasi 27 anni. In particolare, la più piccola delle bellissime indossat

GENITORI. COME RICONOSCERE E GUARIRE DALLA "SINDROME DEL NIDO VUOTO"

                                                      In genere le mamme soffrono più dei papà per i figli che decidono di andare a vivere da soli. Il dolore che si prova può essere più o meno grande. Molto dipende dalla solidità della coppia e perfino da come è stato elaborato il lutto di figure famigliari importanti, spiega dottoressa Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista, che offre anche suggerimenti per affrontare il distacco   l figlio va a vivere da solo perché lo ha deciso lui, e per sempre. Si vive un dramma, un tradimento, una sconfitta. O magari, solo un grande senso di tristezza. Non accade sempre, né a tutti, ma prima o poi il distacco avviene e ogni genitore reagisce a modo suo. "Quella del nido vuoto è una vera e propria sindrome, riconosciuta come forma di disagio psicologico", dice Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista a Roma. "La si prova quando l'allontanamento è volontario e definitivo; non quando il figlio se ne va per una necess

BAMBINI E ADOLESCENTI: ANSIA DA GUERRA E PREOCCUPAZIONE PER IL FUTURO. COME AIUTARLI AD AFFRONTARLE

Adelia Lucattini, psichiatra psicoterapeuta, psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’International Psychoanalytical Association, esperta in Omeopatia, ci aiuta a capire come affrontare il periodo che stiamo vivendo e come possiamo diminuire o alleviare la sensazione d’ansia e di preoccupazione che ci assale . La dottoressa Adelia Lucattini, grazie alla sua esperienza “sul campo” e alla competenza che ha accumulato negli anni, utilizzando lenti diverse come la psicoterapia, la psicoanalisi, la psichiatria e le medicine complementari, può aiutarci a capire come domare l’ansia che in tempi così difficili colpisce inevitabilmente molte persone. Dottoressa Lucattini prima i due anni di pandemia, adesso la guerra: crede che la nostra sensazione di ansia per il futuro si placherà? Quello che possiamo dire è che purtroppo c’è stata un’intersezione e una sovrapposizione di ansia e preoccupazione tra la pandemia, che piano piano andava scemando senza scomparire del t

COMPRENDERE I COMPORTAMENTI, INTENDERE I SEGNALI E COME PARLARE CON I FIGLI ADOLESCENTI

Le domande da porre e i comportamenti da osservare: due professionisti che i ragazzi li conoscono bene si interrogano sui segnali che i genitori dovrebbero imparare a cogliere. Che i genitori lo vogliano o meno, tutti i figli diventano adolescenti. “È la natura: i cambiamenti sono inevitabili perché legati allo scatto puberale, è una questione ormonale”, spiega Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista con studio a Roma. “Certo non è facile abituarsi al cambiamento ed è normale che generi un terremoto emotivo in madri e padri. La grande sfida è riuscire a controllare la trasformazione più comune alla paura, cioè la rabbia. Oppure il suo opposto, la paralisi mentale”. Ma se è vero che si tratta di un passaggio fisiologico, resta che i ragazzi si trovano ad affrontare una zona grigia in cui possono sorgere dei disturbi veri e propri, da qui la domanda: esistono dei campanelli di allarme che anticipano eventuali disagi? Insomma, i genitori possono armarsi di un decoder capace di captar