Passa ai contenuti principali

I BAMBINI E LE STELLE COMETE... ESPLORATORI DEL MONDO O MIGRANTI: I BAMBINI E LA PSICOANALISI


Fiabe e racconti da sempre avvicinano i bambini a mondi lontani, misteriosi, fantastici e affascinanti attraverso la fantasia e l'immaginazione .
Da sempre nelle fiabe ci sono racconti di avventure e pericoli, di mari tempestosi, draghi "sputafuoco", streghe cattive, maghi inquietanti, cacciatori buoni, personaggi insoliti come gnomi, e fate, galeoni volanti, castelli misteriosi o dalle mura insormontabili, con re e regine,  principi e principesse, animali parlanti.
Scampati i personaggi potranno ritrovare una casa, avere nuovi amici, imparare cose nuove, conoscere nuovi mondi. Tutto quello che avranno passato, li aiuterà a diventare più forti, a cominciare una nuova vita e ad avere un futuro migliore.
Anticipazione di fantasie e preparazione al cambiamento della crescita ma anche a realtà particolari quali emigrazione e migrazioni. 


Risultati immagini per I BAMBINI E LE STELLE

I BAMBINI ARRIVANO DA LONTANO

I bambini che
con le loro famiglie, con i genitori o talvolta anche da soli, affrontano grandi cambiamenti, di paese, lingua e scuola, sono come i bambini che popolano le fiabe e che attraverso mille peripezie sia interiori che reali, alla fine tornano o trovano "una casa" in cui vivere e crescere con genitori e fratelli, naturali o "adottivi", con la loro famiglia naturale o  anche una "nuova" famiglia che li ha accolti amorosamente, finalmente al sicuro, in salvo.


Nel lavoro con i bambini migranti di qualunque nazionalità e provenienza, le necessità per uno psicoanalista infantile che li incontra in un contesto di prevenzione o talvolta di cura, sono tante: 
1 - comprendere che cosa dicono o non riescono a dire
2 - farsi capire e far capire che pur essendo diversi, a volte tanto diversi, è possibile trovare un modo per intendersi e che 
3- l'analista conosce qualcosa del suo ambiente e del suo mondo, anche di quello da cui proviene lui stesso se non è nato in Italia o da cui provengono i suoi genitori.


COS'È LO "SPAZIO TRANSIZIONALE"?

Queste conoscenze articolate e complesse, sono un bagaglio di cui l'analista che lavora con i bambini migranti e i loro genitori, ha necessità per poter costruire un'“area intermedia”, transizionale come l'ha definita nel 1941 Winnicott, pediatra e psicoanalista.

L'area transizionale che è un luogo reale, lo studio dell'analista o una stanza apposita con i giochi, carta, matite e penne, ad esempio in una scuola, in cui i pensieri, le emozioni e gli aspetti culturali possono trovare un luogo e uno spazio in cui esprimersi.
Lo spazio transizionale è allo stesso tempo reale perché è il luogo in cui il bambino e l'analista s'incontrano e mentale perché può diventare un'astronave, un battello o paesaggio incantato. Di questo spazio l'analista si fa garante permettendo così a pensieri, emozioni, immagini, suoni, parole espresse mentre si gioca e attraverso il gioco, di manifestarsi, esprimersi ed esistere per poter essere comprese e condivise.


E GLI "OGGETTI TRANSIZIONALI"?


Gli "oggetti transizionali" solitamente sono giocattoli anche se il più conosciuto è la "coperta di Linus"!

Morbidi e soffici, colorati o bianchi, comunque siano appartengono sia alla mamma o al papà che al bambino.
Ripetutamente stretti, sfiorati, "giocati" insieme, permettono al bambino di sopportare il proprio stato di "separatatezza", di essere un'altra persona, rispetto alla mamma e dal papà, facilitando il passaggio inizialmente angoscioso dal mondo interno al mondo esterno, dal me al non-me, attraverso proprio questa zona "intermedia", di confine, tra dentro e fuori di sé, tra il bambino e l'altro di cui i giochi sono dei "mediatori".

I giocattoli hanno un grande valore per i bambini proprio perché rappresentano le persone a cui vogliono bene, quando queste sono lontane, al lavoro o mentre i bambini sono a scuola, rappresentano la possibilità mentale, emotiva e affettiva, di rimanere in contatto con loro, sentirli "vicini" e presenti mentre aspettano di rincontrarli.

Sono oggetti reali, ad esempio una bambola ed al tempo stesso simbolici "una principessa". 

Così come il tappeto su cui giocano è al tempo stesso un tappeto e il tappeto volante di Aladdin.


RICONOSCERE LE TRACCE DEI CUCCIOLI D'UOMO

La migrazione lascia sempre una traccia importante nella mente dei bambini, sia che ne siano stati coinvolti in prima persona sia che siano portatori dell’esperienza dei loro genitori, attraverso narrazioni e proiezioni inconsce.
L’analisi è quello spazio-luogo che rende possibile la costruzione il dialogo interno attraverso l’edificazione di linguaggio comune o di una “nuova lingua” in cui possano confluire i diversi idiomi, psichici e culturali, antropologici e sociali, del bambino e dei suoi genitori, e che trovino nell'analista un “mediatore culturale intrapsichico” tra l’inconscio del bambino e l’inconscio dei suoi genitori.


COME UNA CACCIA AL TESORO

Non tutti i bambini migranti/emigranti o figli di genitori migranti/emigranti avranno bisogno di un analista, molti di loro conducono una vita normale e serena, si ambientano con facilità nel paese in cui arrivano, soprattutto in ambiente scolastico, specialmente se provenienti da culture africane, caratterizzate da un ambiente familiare allargato ed un gruppo “socializzante”, i bambini vengono cresciuti “in comunità”.
Questo accade anche ai bambini italiani che per ragioni di lavoro o per necessità familiari devono trasferirsi all'estero con la propria famiglia.

Il paese in cui vanno a vivere può essere vissuto positivamente soprattutto se tutte le differenze e le novità vengono "cercate" come in una caccia al tesoro e indizio dopo indizio, arrivano a conoscere bene il posto dove vivono e gli altri bambini che lo popolano.
I nuovi amici saranno il vero "tesoro"!


QUANDO VIENE CHIESTA UNA CONSULTAZIONE ANALITICA?

I bambini che arrivano in un nuovo paese, emigranti, migranti o rifugiati che siano, europei o extra-europei, arrivano alla consultazione analitica solo se manifestano un qualche disagio soprattutto in ambito scolastico, dove sia per le richieste intellettuali, sia per l'apprendimento di una seconda o a volte terza lingua, sia per le regole di comporto tipiche del processo di “scolarizzazione” che è diverso da paese e paese, sia per problemi legati alla separazione dai genitori che rimangono a casa o lavorano e dai fratelli che frequentano altre scuole o si trovano in altre classi. Spesso semplicemente per lo "shock emotivo" che un cambiamento così importante comporta.

Qualunque tipo di disagio più profondo, del bambino e talvolta del nucleo familiare, trova un luogo “principe” dove potersi manifestare proprio a scuola.

In tutti questi casi può essere indicata  una consultazione psicoanalitica.


PERCHÉ L'ANALISI FUNZIONA?



La terapia psicoanalitica e l'analisi danno delle risposte efficaci e spesso in tempi rapidi, soprattutto se si tratta di bambini. a molti tipi di situazione, siano esse traumatiche, reattive, d'ansia, fobie, depressione o disagio.

Naturalmente è importante tenere presente la reattività individuale, personale, del bambino e come il bambino abbia risposto all'evento traumatico, cioè come abbia reagito e si sia "attivato" o "bloccato". 
Poiché i cambiamenti riguardano direttamente o indirettamente anche i genitori, da questo nasce l'opportunità e la questa risposto ma anche la necessità di fornire un sostegno e un aiuto "tecnico", professionale, ai genitori e al nucleo familiare allargato a fratelli e nonni, quando ci sono.

Ogni bambino risponde in modo diverso ed ha tempi leggermente diversi anche in relazione alle proprie risorse personali precedenti all'evento.
Le esperienze cliniche ci hanno mostrato che interventi mirati specifici, effettuati da persone competenti e professionalmente preparate, sono efficaci.

L'elaborazione del trauma, della paura e dei dispiaceri ad esso legati, apre a nuove frontiere interne ma anche reali, la paura può trasformarsi in coraggio e diventare un motore che possa portare a nuove avventure.

L'analisi rimette al centro l'"energia vitale" che una volta recuperata o scoperta permette di affrontare le difficoltà.



CHE COSA CAMBIA PER I BAMBINI CHE FANNO UN'ANALISI?

1 - Attraverso l’analisi i bambini riescono a affrontare e risolvere i problemi di apprendimento, linguisticidi lettura e scrittura, nelle relazioni con i compagni e nelle relazioni familiari che spesso si rivelano fin dall’inizio e talvolta in corso d’opera, molto complesse.

2 - Con alcuni bambini talvolta è stato necessario rintracciare nella memoria un genitore scomparso talaltra individuare gli aspetti dolorosi e scissi dovuti alla perdita, altre volte ancora portare alla luce verità “indicibili” e alla coscienza perdite non sopportabili.

3 - Altre volte il disagio è causato dalla difficoltà a conciliare la doppia appartenenza culturale e una identità complessa al paese di origine dei genitori e al “paese ospitante”, in cui vivono, o al paese di origine di uno dei due genitori che può essere anche occidentale, e al paese di origine dell’altro genitore con problematicità specifiche per ogni area geografica di provenienza (Africa, Asia, Americhe, etc.).


TRASFORMARE I FANTASMI IN "LARI"



Il lavoro psicoanalitico, consiste non solo nell'affrontare il problema e aiutare a risolvere i disturbi e sintomi sul momento e a distanza, ma di creare un processo interno di trasformazione, di "pensabilità"degli avvenimenti, che faccia sì che "i fantasmi", le esperienze dolorose (i lutti, le perdite, i grossi dispiaceri, i fallimenti, i grandi cambiamenti) che aleggiano in un continuo "presente" nella mente e nei luoghi in cui vivono i bambini e i loro familiari, spaventandoli, si possano trasformare in "ricordi" ed essere collocati per sempre nel "passato", diventando come i "Lari".

I "Lari" erano le anime buone degli "antenati" della Roma dell'Età Imperiale che, sotto forma di statuette di terracotta, legno o cera, venivano custoditi con cura in appositi scrigni, ruvidi fuori e dorati all'interno, in un luogo dedicato della casa.
Questo luogo era fisico (una nicchia "speciale") e della mente (pensati lì e amati dai loro discendenti), oggetti transizionali (perché statuette reali ma anche "spiriti"), in uno spazio "transizionale" (in una nicchia reale ma anche un "luogo" della mente) per sempre vicini a coloro che li avevano amati, da cui erano stati amati e da cui discendevano.

Ormai interiorizzati diventavano gli "spiriti protettori" di grandi e piccini, vegliavano sul buon andamento della famiglia, delle proprietà e delle attività di tutti.



DAL "NAUTILUS" ALLO "SHUTTLE": I BAMBINI SONO IL FUTURO

Nello splendido libro per ragazzi "Ventimila leghe sotto i mari" in cui dei viaggiatori -naufraghi soccorsi e ospitati dal misterioso Capitano Nemo imparano a conoscere le meraviglie dei fondali marini, Jule Verne descrive con una bella metafora le profondità dell'inconscio esplorabile grazie ad un capitano esperto (l'analista) insieme a compagni di viaggio (i genitori, fedeli alleati) e gli amici (il gruppo di riferimento).

I genitori partecipano con loro alle "esplorazioni", di persona o attraverso gli incontri da soli con l'analista, sempre comunque presenti nella mente dei figli e nella mente dell'analista, anche quando attendono a casa, in sala d'attesa o altrove.

In un altro romanzo, "Dalla terra alla luna, in 97 ore e 20 minuti", Jule Verne racconta le avventure di coraggiosi protagonisti che utilizzando una "capsula a forma di proiettile" entrano nell'orbita della luna!
La "navicella spaziale" è anch'essa una metafora dell'analisi e della stanza dell'analista, simbolo del "viaggio" verso nuovi orizzonti, nuove esperienze e mondi nuovi.

Grazie all' "analisi-shuttle" ("shuttle" in inglese significa sia "missile" che "progetto") i bambini vanno incontro al loro futuro più forti, con più coraggio, più sicuri e motivati poiché la realtà e la loro vita diviene conoscibile, esplorabile, aperta alla speranza, più leggera poiché meno dolorosa quindi fronteggiabile e sostenibile.


COME TANTE STELLE COMETE

Ogni bambino ha una sua stella ed è anche una piccola stella cometa per gli altri bambini, fratelli, sorelle, cugini, amichetti e compagni di classe o di squadra.

La luce che ogni stella emana, lascia una traccia, un senso di bellezza e stupore, una curiosità che spinge a farsi domande e cercare risposte,  che scaccia la paura del nuovo e del diverso, che porta a diventare dei "piccoli esploratori" e creativi "inventori", a sviluppare la fantasia, conoscere nuove lingue, appassionarsi ad altri paesi, a guardare lontano partendo da chi hanno vicino, a immaginare "l'infinito e oltre" contando in miglia terrestri, in leghe marine, in anni-luce senza sforzo, giocando.

Adelia Lucattini


SIPSIES.ORG


Fonte Foto
Pixabay.com

Post popolari in questo blog

FAMIGLIA. CELIACHIA: DISTURBI NEUROLOGICI E ASPETTI PSICOLOGICI

Celiachia e disturbi psicologici: quale correlazione c’è tra malattia celiaca, le più comuni manifestazioni psicologiche e possibili patologie neurologiche? Le maggiori correlazioni sono con i disturbi di natura psicologica. Esistono però numerosi studi sulla correlazione anche con alcuni disturbi neurologici in persone allergiche al glutine che non sanno di essere celiaci o intolleranti oppure che non rispettano la dieta senza glutine Sappiamo che il disturbo neurologico più severo causato dal Glutine, è l’Atassia Cerebellare: cosa può dirci a riguardo?   L’atassia cerebellare da glutine è stata ipotizzata e studiata a partire da un’analisi delle “atassie di origine sconosciuta o idiopatiche”. Attualmente è considerata una malattia autoimmune, in cui gli anticorpi prodotti da individui sensibili al glutine, anticorpi specifici contro il glutine, possano attaccare il cervelletto e nel tempo provocare una distruzione dei neuroni su base infiammatoria e provocare l’atassia. Il te...

MAMMA E BAMBINO. I BENEFICI DELLA MUSICOTERAPIA IN GRAVIDANZA

Sappiamo che la musicoterapia presenta svariati ambiti e che può essere applicata anche in gravidanza, dove si ha la possibilità di “creare una relazione mamma – feto” che va a lavorare molto sulla memoria sonora- musicale e dunque “affettiva” anche subito dopo la nascita. come si sviluppa in particolare questo momento? La musica svolge un ruolo molto importante nello sviluppo del bambino, influenzando una buona crescita sia da un punto di vista psicologico, che fisico, poiché nei primi anni di vita, corpo e mente sono strettamente uniti. È noto che la musica favorisce la maturazione della capacità di pensare e la soggettivazione: cioè il diventare persone con una propria identità. Lo psicoanalista Didier Anzieu ha evidenziato il ruolo fondante della musica, delle canzoni e delle parole, che costituiscono un “involucro sonoro” che avvolge la madre e il bambino, creando un primo confine fra sé e non-sé. Anzieu ha definito questa dimensione intima, “la prima forma di struttura ps...

COMPRENDERE I COMPORTAMENTI, INTENDERE I SEGNALI E COME PARLARE CON I FIGLI ADOLESCENTI

Le domande da porre e i comportamenti da osservare: due professionisti che i ragazzi li conoscono bene si interrogano sui segnali che i genitori dovrebbero imparare a cogliere. Che i genitori lo vogliano o meno, tutti i figli diventano adolescenti. “È la natura: i cambiamenti sono inevitabili perché legati allo scatto puberale, è una questione ormonale”, spiega Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista con studio a Roma. “Certo non è facile abituarsi al cambiamento ed è normale che generi un terremoto emotivo in madri e padri. La grande sfida è riuscire a controllare la trasformazione più comune alla paura, cioè la rabbia. Oppure il suo opposto, la paralisi mentale”. Ma se è vero che si tratta di un passaggio fisiologico, resta che i ragazzi si trovano ad affrontare una zona grigia in cui possono sorgere dei disturbi veri e propri, da qui la domanda: esistono dei campanelli di allarme che anticipano eventuali disagi? Insomma, i genitori possono armarsi di un decoder capace di captar...