Esiste un momento in cui ci si rende conto che allentare la presa può essere una strategia per migliorare le cose. Molte delle frizioni della quotidianità, infatti, avvengono nelle cosiddette “aree di compromesso” dei rapporti familiari e con i figli.
Proviamo a capire come gestire la nostra presenza con i figli con la finalità di allentando le tensioni diminuendo così i conflitti.
QUANDO I BAMBINI HANNO TRA 2 E 5 ANNI
1 - Attenzione ai bisogni ai loro bisogni senza ansie
Non aspettare che tuo figlio dia segni di
grande insofferenza, perché ha fame o ha sonno: sii pronta per soddisfare le sue necessità di
base. Questo ti aiuterà ad avere un bambino più sereno e tranquillo.
Attenzione, però, ad anticipare ripetutamente i bisogni dei più piccoli perché potrebbe essere controproducente,
infatti limita e sopprime nel bambino la percezione del proprio bisogno, con il rischio di scambiarlo
con il bisogno della madre.
L’importante, insomma, è permettere al bambino di sentire i richiami del proprio
corpo e della propria psiche ed “essere pronti” a rispondere alla richiesta.
Quello che fa la
differenza è il “giusto ritmo” nel rapporto madre-bambino. Come nella musica, le note non hanno
senso senza le pause. E dunque, senza il silenzio, non ci sarebbe l’armonia, la stessa
che sorregge la crescita del bambino, della sua mamma e della “diade” madre-bambino.
Esiste un momento in cui ci si rende conto che
allentare la cima può essere una strategia per migliorare le cose.
Molte delle frizioni della
quotidianità, infatti, avvengono nelle “aree di
compromesso” di un rapporto.
2 - Parlare del problema che ci irrita
Se tuo figlio è nervoso o piange sconsolato,
cerca di capire quale sia veramente il problema e aiutalo a dare voce alla sua preoccupazione.
Parlare con i bambini è fondamentale per una crescita sana.
Davanti al pianto, la strategia
migliore è chiedere:
“Che cosa c’è?” con tenerezza e premura, magari aggiungendo un “amore” o
“tesoro” (che sono molto rassicuranti per i bambini).
Inoltre, cercate di controllare e gestire la
vostra preoccupazione, ansia o rabbia, ma anche fare delle ipotesi può aiutare, tipo:
“Lo sai che
quando i bambini sono arrabbiati, qualche volta è perché sono tristi?”.
A questo modo, si mostra
attenzione per il pianto del bambino e, al tempo stesso, si
introduce un nome per la sensazione che il
bambino sta provando, ma che non sa definire.
3 - Prendersi cura dei suoi bisogni
Sonno, fame e sete impattano sulla nostra
capacità di resistere e rispondere allo stress. Ogni madre ha la necessità, ma anche il “dovere” di
prendersi cura di sé e dei suoi bisogni, perché chi non riesce a prendersi cura di sé,
difficilmente potrà prendersi cura efficacemente dell’altro.
Lo stesso
suggerimento si applica anche per tutto ciò che nutre a livello spirituale: passioni, hobbies, sport
e letture sono la sorgente della forza interiore, emotiva, affettiva e psichica.
A queste non bisogna mai
rinunciare, perché tengono in vita la mente e lo spirito e danno la forza di andare avanti.
Ogni mamma, infatti, dovrebbe coltivarle anche a prezzo di qualche senso di colpa o di dover
sopportare la separazione dal proprio figlio.
4 - Quando è il momento di farsi da pare o uscire di scena?
Quando la tensione sale e le parole sono armi
spuntate, invece di mettere tuo figlio nell’ angolo, trova il modo di toglierti per qualche minuto
dalla situazione problematica, andando in un’altra stanza per rasserenare la mente.
La “strange situation” può avere una sua efficacia, purché duri pochi secondi nel caso di bambini piccoli e,
al massimo, uno o due minuti.
Per quanto insolito, infatti, il consiglio ha
i sui vantaggi:
Aiuta la mamma a riprendere fiato, a raccogliere le idee, a ritrovare un po’ di
forze, a immaginare una strategia più efficace della precedente e a creare una domanda nel bambino:
“Che sta succedendo?”.
Domanda a cui la mamma, rientrata in scena, saprà rispondere
con minor agitazione, più lucidità, più tranquillità, disponibile a parlare e giocare col proprio bambino.
Adelia Lucattini
Articolo della giornalista Stefania Medetti:
"10 idee salvaserenità: come evitare i conflitti con i figli". Pubblicato su:
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