Esiste un momento in cui ci si rende conto che allentare la presa può essere una strategia per migliorare le cose. Molte delle frizioni della quotidianità, infatti, avvengono nelle “aree di compromesso” dei rapporti familiari e con i figli.
Proviamo a capire come gestire la nostra presenza con i figli con la finalità di allentando le tensioni diminuendo così i conflitti.
QUANDO I FIGLI SONO ADOLESCENTI TRA 13 E 19 ANNI
1. Stabilite insieme le regole base della convivenza familiare
Da una parte aiuti tuo figlio a definire e
assumere delle responsabilità e, dall’altra, sarà un po’ più facile cercare di mantenere l’ordine sulla
base delle regole che lui ha condiviso.
I genitori hanno il compito di fornire le regole, sono normativi
per definizione e i figli se lo aspettano.
Con l’adolescenza inizia la “contrattazione”
necessaria perché i figli arrivino a definire la propria identità, simile, ma diversa da quella dei
genitori. Cedere su alcune regole dell’infanzia è naturale e sano, mantenerne altre è altrettanto
necessario.
L’elemento nuovo, dunque, sono le “nuove regole”, più facili da
rispettare per i figli e meno “dure” da gestire per i genitori. “Le regole condivise non azzerano le distanze
generazionali, ma le rinforzano, riconoscendo però un cambiamento nel rapporto genitori-figli che
non si perdono crescendo, ma invece si “recuperano” a un livello più maturo e spesso proficuo,
migliore.
2 - Non cedete alle provocazioni tipiche dell'adolescenza
Non prendere in modo personale quello che i
tuoi figli adolescenti ti dicono: “Gli adolescenti sono svegli, reattivi e pungenti, talvolta
sarcastici e critici. Identificandosi con i genitori, riconoscono in loro anche i propri limiti e difetti, per
questo hanno bisogno di dirlo, di parlarne”.
Per gli adolescenti, è un banco di
prova della propria affermazione, per gli adulti è l’occasione per fare i conti con le proprie
debolezze e imperfezioni, tenendo il timone saldo in mano.
Attenzione: La critica non può essere
falsa, proditoria o offensiva. La verità va detta, ma bisogna imparare i modi e i tempi giusti. Alla
critica ingiusta, dunque, è necessario opporsi e controbattere con valide motivazioni, perché
la soglia del rispetto e della buona educazione vanno sempre mantenute.
Ai genitori l’arduo compito
d’insegnare e mostrare anche con esempi la differenza.
3 - Non rivangate inutilmente il passato, ma solo con un progetto costruttivo
Non continuare a parlare di un episodio
spiacevole per dimostrare qualcosa a tuo figlio, perché serve solo ad alimentare tensione: “Il passato
è passato e non può essere cambiato.
Tornare su qualcosa che è successo può essere utile solo
se è per riprendere un discorso sospeso, anche un errore commesso, ma per poter dare
un’indicazione, per non commetterlo ancora.
Insomma, l’importante è andare avanti, sapendo che
nessuno è perfetto.
Adelia Lucattini
Vai alla fonte
SIPSIeS.ORG
Adelia Lucattini
Vai alla fonte
Articolo della giornalista Stefania Medetti
"10 idee salvaserenità: come evitare conflitti con i figli". Pubblicato su:
D-Repubblica.it - Lifestyle
SIPSIeS.ORG