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IL POTERE DEL "PENSIERO POSITIVO": LA "BALENA ROSA" SFIDA IL WEB




Un nuovo positivo fenomeno si sta diffondendo a macchia d'olio sul web, con già centinaia di migliaia di Followers sui vari social.
Partita dal Brasile, si sta diffondendo una nuova e positiva "challenge", la "Balena Rosa" che sfida e cimenta i giovani nell'essere creativi e positivi con una serie di prove di crescente difficoltà. Perché le "sfide" devono avere un gradiente e perché ad essere positivi s'impara e non senza qualche difficoltà e ostacoli del tutto imprevisti.


EVITARE IL RISCHIO "EMULAZIONE"  E SOSTENERE LA DIPENDENZA

"Blue Whale" sembra diventata la "moda del momento" con un forte il rischio di creare il corto circuito del "fenomeno emulazione", come accaduto in passato quando i media informavano con dovizia di particolari, dei tentati suicidi o dei suicidi negli adolescenti, di cui da molto tempo fortunatamente sia per rispetto che per convenzione, non si parla più, proprio per scongiurare il rischio "emulazione".
L'eccessivo parlare e scrivere su tutti i media del fenomeno "Blue Whale", come sostenuto sia dagli psicoanalisti dell'età evolutiva che dai neuropsichiatri infantili, rischia di andare a sostenere e rinforzare i "circuiti della dipendenza", che trova negli adolescenti e nei pre-adolescenti (11-19 anni d'età) un terreno facile.


SULLE ONDE DEL WEB ARRIVA BRASILE "BALEIA ROSA", "LA BALENA FELICE"
 
Lo scorso aprile, è nata in Brasile la Challenge "Balena Felice", che mira alla felicità di coloro che decidono di seguire le regole.
Le regole sono articolate sempre in 50 giorni, ma hanno lo scopo di spingere i bambini e ragazzi ad amare il prossimo, a regalare sorrisi e ad avere più autostima.
Un graphic designer e un pubblicista hanno unito le forze per creare il ‘Pink Balena’ gioco Baleia Rosa’, il cui scopo consiste di salvare una vita.
Questa sfida si contrappone alla più nota "Blue Whale" ed ha proprio l'intenzione di contrastarla in modo positivo e costruttivo.

Il "Blue Whale", diventato "notizia" nelle ultime settimane, riassumendo è una sfida estrema su internet, che ha incuriosito e talvolta coinvolto bambini e adolescenti che possono partecipare inconsapevoli dei rischi e in vario grado, alla "sfida" (challenge) che si compone di 50 diversi compiti assegnati da un “curatore” per ogni giocatore. "Compiti" che vanno da svegliarsi nel cuore della notte, ad atti di autolesivi come il "cutting" (tagliarsi con oggetti affilati). I media riferiscono che se il partecipante non riescisse a completare un'attività, potrebbe essere addirittura minacciato/a da qualche anonimo curatore "da remoto".

Di tutto questo si occupa efficacemente la Polizia Postale con programmi di prevenzione e informazione.
 

DA LONDRA LA BALENA "PINKSIE" PREMIA LA "DIVERSITÀ"
 
Il ‘Pink Balena’ o gioco ‘Baleia Rosa’, prende spunto da un progetto chiamato 
"Pinksie the Whale" o semplicemnete "Pinksie", un progetto nato a Londra nel 2012con lo scopo di insegnare ai bambini a celebrare la diversità,ad essere fantasiosi, ad aiutare e curare gli altri.
 
Le attività di Pinksie sono ispirate dai libri di "Pinksie the Whale", una piccola e coraggiosa balena rosa che attraverso le sue avventure supera la paura di essere diversa.
Nel terzo libro della serie, "Pinksie the Whale. A third helping!", Pinksie intraprende un viaggio che la porterà, attraverso la scoperta delle abitudini culinarie di tanti paesi del mondo, ad affrontare temi importanti: il coraggio che serve per combattere e risolvere le difficoltà, la capacità di coltivare la fiducia in se stessi e nelle persone che stanno loro vicino, la condivisione dei problemi e delle gioie con amici, fratelli, sorelle, genitori.
 
"PINKSIE" NON E' "PINK WHALE"
 
Pinksie, a cui si sono ispirati i creativi brasiliani con la loro positiva "challenge" per bambini e adolescenti, non va però confusa con con "Pink Whale" che ha un altro significato.
In inglese "pink whale" è un modo idiomatico per indicare quando, a seguito del primo raporto sessuale, nella ragazza si produce un sanguinamento.
 

LA SALUTE DEI RAGAZZI VIAGGIA ANCHE SUL WEB
 
Il progetto educativo può essere visto come una forma di "prevenzione precoce", fatta attraverso un'educazione positiva alla colaborazione e condivisione, in un piccolo gruppo rivolto ai bambini, di valori e modalità d'interazione e apprendimento che costituiscono la base su cui poi, crescendo, potranno più facilmente apprendere il lavoro di gruppo avendo sempre però ferma la propria individualità e chiara la propria identità, che comprende le specificità di ognuno e le possibili diversità, viste come una "caratteristica" o un "valore aggiunto", non un problema.
 

LA "CHALLENGE" CHE INSEGNA L'INGLESE, IL FRANCESE, IL PORTOGHESE, ...
 
Il progetto si lentamente ampliando anche in altre lingue come lo spagnolo e l'inglese.
Essendo il contrario di ‘Blue Whale’, la "challenge" brasiliana non ha un curatore assegnato ma è aperta a tutti, ha molte sfide pensate per gli adolescenti che possono essere percepite come difficili, ma che non sono nocive, bensì aiutano a mettere in fuga le paure, cimentandosi nella "sfida" condivisa in rete e giocando con altri bambini e adolescenti.
Si può ipotizzare un'estensione ulteriore della la "challenge", che possa far appassionare bambini e adolescenti alle lingue straniere e possa essere usata per ampliare le modalità di apprendimento di nuove lingue sotto forma di "sfida" costruttiva e gioco creativo.

Adelia Lucattini


Articolo di Adelia Lucattini
"BALEIA rosa" versus "BLUE WHALE", La "BALENA FELICE" che aiuta bambini e adolescenti
Pubblicato su Medicitalia - La Stampa - Blog Medici




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