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I
cartoni animati sono come i sogni, viaggi virtuali da affrontare ad occhi
aperti.
Per
i bambini rappresentano un modo per vivere il proprio mondo mentale attraverso
personaggi preferiti, diversi per ogni età
Quando
guardano i cartoni, i piccoli si sentono felici e ridono o si rattristano e
piangono ma sempre “giocano”. Anziché con pongo, costruzioni, bambole o matite,
con la mente: immaginano, creano, “si evolvono” come i Pòkemon, imparano a
parlare come “Hello Kitty”, comunicano con l’orso che sa fare solo “versi”
(proprio come una parte di loro) in “Masha e Orso”.
Guardando
i cartoni, i bambini vivono la magia di “Cenerentola” come di “Due
Fantagenitori”, ridono e pensano alla loro vita quotidiana, imparano che per
andare bene a scuola non basta solo “la magia” ma bisogna anche impegnarsi.
Insieme a “Doraemon”, cartoon in cui il gattino fa mille cose curiose e
divertenti, un po’ “senza senso”, come a volte capita a loro, i bambini si
immedesimano: in comune con lui hanno il voler fare tante cose impulsivamente,
di getto, con un senso un po’ sfumato, poco definito e sempre col bisogno di
tempo e di aiuto per scoprire qual è la strada giusta da prendere. A volte
questo aiuto può venire proprio da cartoni animati intelligenti, ben fatti e
adatti all'età.
È
rassicurante immaginare che, come in un cartone, tante cose che succedono
possano essere esperienze non pericolose, allo stesso tempo belle e brutte, che
i sentimenti sono buoni e cattivi, e che loro stessi possono essere bravi e
capricciosi senza far danno, senza temere di ricevere punizioni o di far
dispiacere qualcuno, scoprendo, alla fine, che anche nella realtà ci può essere
un po’ di sogno. Intanto il tempo passa, fluisce piacevolmente senza intoppi né
scossoni, accompagnato da magnifiche colonne sonore che aiutano a memorizzare i
dialoghi e a richiamare i personaggi nei momenti di solitudine o di paura,
quando si avvicina il buio prima di andare a dormire.
Quando
sentono o cantano la canzone del loro cartone preferito, nei bambini il cuore
batte più allegro, perché la musica, riconosciuta, solletica una corda
affettiva speciale che nel momento in cui vibra li fa emozionare intensamente,
profondamente. Quante volte, chiedendo a un bambino che cosa gli piaccia tanto
di certo un cartone di cui non si perde una puntata, la prima cosa che risponde
è “la musica” (noi adulti penseremmo alle parole), e poi le immagini, perché
riescono a spiegare anche là dove le parole non arrivano o non ci sono. Proprio
come “Mister Bean” che parla una lingua idiosincratica, che capisce solo lui,
ma attraverso gesti goffi, smorfie e buffe espressioni si spiega benissimo.
UN
MODO PER DARE SFOGO ALLA FANTASIA
Quello
che si realizza attraverso i cartoni animati non è bisogno di evadere ma di
appartenere e i disegni animati permettono anche da grandi di dare sfogo alla
fantasia, alle parti più intime di sé, sensibili e a volte anche fragili, come
è tipico dell’infanzia. Nelle storie ci sono racconti di amicizia, di lotte, di
fatiche, di scherzi, di sforzi, di impegno, di fughe, di riposo e di passioni,
storie in cui il cuore e l’anima vibrano forte: da tutto questo deriva il
desiderio di rivivere ancora e ancora l’esperienza, di rivedere tante volte la
stessa puntata, quella che ha emozionato e coinvolto di più, e ognuno ha la sua
“preferita”.
A
volte anche i bambini tornano a casa stanchi dopo una lunga giornata a scuola,
a sport, al parco con gli amichetti, esausti e senza voce. Prima di cena o dopo
il bagno non vedono l’ora di riposarsi davanti a un cartone per poi provare a
dormire, stanchi e felici. I personaggi sono come tanti amici, a volte
rappresentati dai giochi che li raffigurano, giochi che hanno un grande valore
per i bambini perché sono “oggetti transizionali”, che rappresentano cioè le
persone a cui i piccoli vogliono bene e che a loro volta li amano, quando sono
lontani, al lavoro o mentre loro sono a scuola. I cartoni aiutano a dormire
fuori casa, a viaggiare sicuri in auto, a riposare tranquilli in una serata da
amici dove i genitori si rilassano in compagnia dei “grandi”. Mentre i bambini
sognano con i loro piccoli amici.
Adelia
Lucattini
Vai alla fonte Articolo di Adelia Lucattini, Psichiatra psicoterapeuta e Psicoanalista su D-Repubblica.it - LifestyleSIPSIeS.ORG