In
base a quale criterio e in che dosi vengono somministrati gli analgesici?
La
sintesi è somministrare con giudizio, seguendo attentamente le indicazioni del
pediatra, evitando gli abusi e con la massima attenzione alle dosi: non è vero
che “più e meglio”, le controindicazioni possono essere importanti e da
conoscere bene.
IL DOLORE FISICO NEI BAMBINI
Il
concetto di dolore e quello di infanzia si sposano con qualche
difficoltà, sia nell’immaginario collettivo, a nessuna persona "sana di mente" piace immaginare né tanto meno vedere un bambino che soffre, sia nella pratica,
poiché è molto difficile per tutti gli adulti, soprattutto per i genitori, sopportare il malessere fisico
di un bambino.
L'adulto soffre nel vederlo soffrire e soffre per la sofferenza del bambini e soffre "per lui", nel vederlo così e nell'immaginare cosa stia provando.
Ogni adulto ricorda improvvisamente le proprie esperienze dolorose da bambino e ne rimane colpito quando le vede nel proprio bambino.
IL BAMBINI IN PRONTO SOCCORSO
Che succede, dunque, quando un bambino finisce al pronto
soccorso?
Come viene curato il suo dolore? E soprattutto, in base a quale
criterio e in che dosi vengono somministrati gli analgesici?
I Pronto Soccorso pediatrici sono pienamente attrezzati per la terapia del dolore dei bambini, e gli specialisti addestrati alla sua gestione sua farmacologica che psicologica.
LA REGOLA DEL BUON SENSO
Il
dolore non è mai qualcosa di positivo nell’adulto come nel bambino, e non va
quindi sopportato ma trattato adeguatamente.
Nei
casi in cui vi sia febbre accompagnata da sintomi generali come malessere diffuso
e stanchezza importante, affaticabilità, il dolore va sempre valutato e se è
presente, alleviato con i farmaci previsti dalle Linee Guida per l’ età
pediatrica per il trattamento del dolore lieve o moderato: il paracetamolo e
l’ibuprofene.
Sono
farmaci equivalenti che vanno utilizzati uno alla volta e non alternandolo
poiché l’alternanza dei due non aumenta l’efficacia ma al contrario, può
determinare un maggiore rischio di effetti collaterali.
La dose degli
antipiretici (farmaci per la febbre) deve essere calcolata in base al peso del
bambino e non all’età.
È
raccomandata una prescrizione attenta per evitare ogni abuso e di attenersi ad essa con scrupolosità.
Non è vero che
“più è meglio”: dosi eccessive di paracetamolo (Tachipinina) possono causare
danni al fegato (epatotossicità) e dosi massive di ibuprofene (Brufen) possono
determinare problematiche gastriche (gastrite emorragica) e danni ai reni
(nefrotossicità)»
LA TERAPIA DEL DOLORE
Secondo una recente indagine, nel 95% dei casi i genitori sono abbastanza o molto soddisfatti di
come la condizione dei figli viene gestita da medici e infermieri; in genere i
baby-pazienti lasciano l’ospedale senza dolore o con meno male (77% dei casi),
mentre solo il 23% viene dimesso lamentando la stessa sofferenza che provava
all’arrivo accesso.
Ma c’è ancora da fare, considerando che soltanto in un caso
su quattro (25%) si procede alla misurazione dell’intensità dolorosa, che in
meno della metà dei casi (47%) viene somministrato un farmaco antidolorifico e
che solo una volta su due ciò avviene nei primi 20 minuti.
TERAPIA DEL DOLORE NEI CENTRI SPECIALIZZATI, A CASA E A SCUOLA
Un
conto è la terapia del dolore nei centri specializzati, dove ci sono protocolli
precisi e ben avviati, e un conto è quella effettuata “a casa” o “a scuola”,
dove magari il dolore viene sottovalutato o non considerato abbastanza o
confuso con i capricci.
Fondamentale è sensibilizzare i genitori sul dolore dei
bambini, sia esso fisico, psichico, somato-psichico, in modo da intervenire
presto e non lasciarli soffrire inutilmente.
QUALCHE ESEMPIO PRATICO
1 - Normalmente arrivano al pronto soccorso bambini con otite
catarrale, peggiorata dopo almeno tre notti di insonnia a causa del dolore: in
casi come questo i piccoli giungono all’ospedale stremati, e così i loro
genitori.
2 - Ai
bambini a cui nascono i primi dentini è bene dare subito un anestetico locale
in gel sulle gengive e la giusta dose di paracetamolo la notte per farli
dormire.
3 - In caso di mal di testa, è bene procedere ad un massaggio
rilassante, effettuato magari in un ambiente in penombra, in assenza di rumori
forti, e, se necessario, somministrare loro paracetamolo a dose propria per il
peso del bambino.
4 - Se invece si tratta di posizionare apparecchi ortodontici,
durante le prime 48 ore i bambini dovrebbero assumere paracetamolo di giorno
per poter mangiare e la notte per dormire
5 - In caso di fratture e contusioni,
infine, una volta tornati a casa i genitori dovrebbero attenersi alle
indicazioni farmacologiche (prescrizioni) dei medici, senza non lasciar soffrire
inutilmente i loro piccoli.
Adelia Lucattini
Articolo della scrittrice e giornalista Sara Ficocelli
"Analgesici nei bambini:guida pratica"
Pubblicato su Il Tirreno.it - Benessere & Salute